Case all’asta, due su tre costano meno di 100mila euro
Sono più di 33mila. In sei mesi l’aumento è stato del 10 per cento. La regione con più procedure è la Lombardia, seguita dal Veneto e dalla Sicilia.
Stefania Aoi
Continua a crescere il numero di case messe all’asta in Italia. Negli ultimi sei mesi l’aumento delle procedure in corso, 33.304, è stato del 10 per cento. A luglio erano invece 30.215. Così si abbassano i prezzi: due case su tre costano meno di 100mila euro. Lo rivela il Rapporto semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea, che è stato presentato solo qualche giorno fa in Senato.
“Con tante vendite forzate il mercato offre notevoli opportunità d’investimento. – commenta Sandro Simoncini, presidente di Sogeea e direttore del Centro Studi - Molti istituti bancari mettono a disposizione strumenti finanziari ad hoc per procedere all’acquisto e i meccanismi di vendita all’asta sono trasparenti e tutto sommato semplici: chi ha disponibilità di denaro può realizzare dei veri affari e c’è sempre la possibilità di farsi seguire da un tecnico o da un professionista del settore per avere la sicurezza di non commettere passi falsi”.
Un quinto circa degli immobili oggetto dello studio, 6.963, si trova in Lombardia. Una delle regioni più colpite insieme al Veneto, che ne ha 3.984 e che in sei mesi ha segnato addirittura un aumento del 65 per cento. La Sicilia, con 3.572 immobili all’asta, registra un +25 per cento, la Campania con 2.484 è a +26 per cento. Il Lazio con 2.424 procedure è una delle poche regioni a vantare un saldo negativo. Qui le case in vendita forzata sono diminuite del 18 per cento, così come in Piemonte dove sono scese a 2.055.
La zona del paese che nel complesso ha subito la maggiore impennata di è il sud Italia (+21 per cento). Si trova però a nord il numero maggiore di immobili sotto procedura (15.749), in aumento del 17 per cento. Erano 13.423 sei mesi fa. Il Centro Italia è l’unica area in cui si è verificata una flessione del numero di case all’asta (-18 per cento). Qui le procedure sono 5.870, a luglio erano 7.160.
“Se questo è il quadro – spiega Simoncini – Nel corso del 2017 la situazione potrebbe aggravarsi perché aumenta il numero di proprietari di immobili in difficoltà nel Mezzogiorno e perché anche aree un tempo più solide come il Nord-Est o il versante ligure, sembrano esposte a venti insidiosi: in Friuli-Venezia Giulia, per fare un esempio, le case all’asta sono passate in sei mesi da 100 a 255 e in Liguria sono quasi raddoppiate (da 592 a 913)”.
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