Case, nel 2016 rallenta la discesa dei prezzi
Secondo Immobiliare.it si è registrato un calo del 2,4%. Nel 2015 era stato del -5,1%. Firenze, Roma e Milano restano le città più care. E nel capoluogo toscano il valore del metro quadro aumenta negli ultimi sei mesi dell’anno.
Stefania Aoi
Nel 2016 Firenze resta il capoluogo di regione più caro d’Italia. Acquistare una casa nella città toscana è costato in media 3.428 euro al metro quadro. E i prezzi nell’ultimo semestre 2016 hanno ripreso a crescere (+0,3%). Al secondo posto mantiene la sua posizione Roma, con 3.327 euro al metro quadro, in calo del 2,5% in un anno. Al terzo posto ecco Milano con una media di 3.216 euro al metro quadro (-1,2%). È questo il primo bilancio del 2016 realizzato dall’Osservatorio dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it.
Catanzaro rimane il capoluogo di regione più economico: per comprare un’abitazione qui si spendono mediamente 1.129 euro, cifra scesa del 5,5% rispetto al 2015. Un segno, questo, di come la ripresa stia coinvolgendo anche le località meno care. Seguono Campobasso, con un prezzo medio di 1.180 euro (-10% rispetto a dicembre 2015, record assoluto dei cali annui in Italia), e Perugia con 1.290 euro, cifra scesa del 5,4% in un anno.
In generale, il secondo semestre 2016 ha visto una ripresa del mercato immobiliare italiano, con un calo dei prezzi dell’1,2%, ovvero l’oscillazione più contenuta rilevata dall’Osservatorio negli ultimi tre anni. La strada verso un mercato più solido è ancora più visibile se si guarda al dato trimestrale, ottobre-dicembre: in questo caso la variazione dei prezzi resta negativa ma si ferma appena allo 0,7%. Se il 2015 si era chiuso con un -5,1% di calo annuale, il 2016 si dimostra migliore, con prezzi in diminuzione del 2,4% sui dodici mesi.
Il Nord è la zona che più delle altre si avvicina alla stabilità dei prezzi degli immobili, con una riduzione, nella seconda metà dell’anno, dello 0,8% rispetto al 2015. Che diventa -0,5% su base trimestrale. Al Centro e al Sud il calo è più evidente anche rispetto alla media nazionale arrivando rispettivamente al -1,7% e al -1,4% nel secondo semestre. “Viste le oscillazioni dei prezzi sempre meno significative e vista la natura a “nido d’ape” del ciclo immobiliare, - dichiara Guido Lodigiani, direttore dell’ufficio studi di Immobiliare.it – ci aspettiamo, per il 2017, un ulteriore incremento delle compravendite, a fronte di una sempre maggiore stabilità dei prezzi”.
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