Agenti sempre più digitali, a rischio chiusura un’agenzia su tre
L'emergenza Covid ha accelerato la trasformazione digitale del real estate. Tanto che un’indagine realizzata da RockAgent evidenzia rischi e le opportunità che derivano da questo fenomeno: tempi di vendita ridotti grazie alla realtà aumentata. Tra le conseguenze potrebbe esserci, nei prossimi due anni, la dematerializzazione dell’agenzia immobiliare. Quasi un paradosso per un soggetto che vende immobili.
A dirlo sono una buona parte delle 400 agenzie e professionisti presi a campione dall’indagine di RockAgent, la principale agenzia ibrida in Italia (agenzia digitale con agenti sul territorio). Ma ecco i dettagli.
- Quasi la metà degli intervistati (43%) ritiene che, senza un adeguato approccio digitale, potrebbero chiudere circa il 30% delle agenzie entro il 2022.
- Ad esserne convinto è il 45% dei professionisti con la migliore conoscenza del mercato, quelli sul campo da 10-20 anni.
- Due agenti su tre pensano che l’agenzia tradizionale rappresenti un costo sempre più insostenibile e nel prossimo futuro lavoreranno senza una sede fisica fissa.
- Circa due agenti su tre (60%), inoltre, è convinto che avere un’agenzia su strada non faccia la differenza nel concludere un’operazione.
- La progressiva “migrazione” da un modello tradizionale verso un approccio più digitale è un trend rilevato anche da RockAgent, che nel periodo del lockdown ha visto crescere le nuove candidature al ritmo del +15% settimanale.
- Chi cerca e vende casa ha aumentato l’utilizzo del digitale durante il lockdown: lo confermano 3 professionisti su 4. In particolare, secondo quanto riporta più della metà degli agenti, sarebbero almeno il 50-70% i clienti “smart”.
- E’ cresciuto l’interesse verso questi strumenti da parte della fascia di pubblico più matura (+60): stando ai dati di RockAgent, 2 su 3 tra gli over 60 stanno utilizzando regolarmente strumenti di monitoraggio online.
- Tra i fenomeni più evidenti generati dell’emergenza c’è l’uso crescente della realtà virtuale nella gestione delle visite immobiliari. Secondo 1 agente su 2, questo potrebbe ridurre i tempi di vendita del 20% circa e un’altra fetta consistente del campione (42%) stima che il risparmio di tempo potrebbe arrivare fino al 30%.
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